Ouroboros

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tsuki.
view post Posted on 18/11/2009, 20:58




SPOILER (click to view)
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In Full Metal Alchemist, il simbolo dell'Ouroboros (conosciuto anche come Ourorboros, Oroborus, Uroboros o Uroborus) è stato scelto per rappresentare gli Homuncoli. Non è stato un caso: esso ha alle spalle secoli di storia, lo si ritrova presso i greci così come presso i nazisti, in molte civiltà e situazioni diverse.
Tecnicamente è stato sempre rappresentato come un serpentedrago che si morde la coda (da quì il suo nome, che in greco - ουροβóρος - significa appunto "colui che si divora la coda") e nelle ere ha assunto diversi significati, principalmente accostati alle idee di "ciclicità" e "unità".
In alcune rappresentazioni, il serpente appare come metà nero e metà bianco, per richiamare il simbolo dello Ying Yang e rafforzarne il signficato: la doppia natura di ogni cosa, il fatto che le due parti siano opposte ma non in conflitto.
Filosoficamente parlando, invece, l'ouroboros rappresenta una tautologia, ossia un sistema le cui conclusioni sono già implicite nelle premesse. Sono esempi di tautologie i dogmi delle religioni (non si possono confutare) e la domanda "Chi sono io?" (poiché il soggetto dell'indagine - chi la svolge - e l'oggetto - cosa si sta cercando - sono la stessa entità),
Questa rappresentazione, infine, si pensa sia stata ispirata alla via lattea, che negli antichi testi è descritta come un serpente di luce che avvolge il mondo.

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Storia:
• Le prime tracce dell'ouroboros risalgono alla civiltà egizia del 1600 a.C. Successivamente lo ritroviamo tra i Fenici, quindi presso i Greci, dove ha assunto tale nome.
Nella mitologia nordica, quest'immagine prende il nome di Jormungandr, il secondo dei tre figli del dio Loki e della gigantessa Angrboda. Egli è il cosiddetto "serpente del mondo" o "serpente di Midgard", una creatura gettata alla nascita nel grande oceano che circonda Midgard (il nome della "Terra" secondo questa mitologia), e cresciuta talmente tanto da essere riuscita ad avvolgere il mondo e a mordersi la sua stessa coda.
• Presso gli indù, lo si trova sotto forma di drago che sorregge i quattro elefanti che trasportano il mondo sul loro dorso.
Si trovano illustrazioni del drago che si morde la coda anche in Giappone (dove il drago e il serpente appartengono alla stessa "famiglia"), in sud america e in particolare presso gli Atzechi, dove assume il nome di Quetzacoatl, il serpente piumato (qualcuno ha detto Final Fantasy?). A loro volta, gli Atzechi avevano mutuato questa raffigurazione dal pantheon della civiltà tolteca.
• Presso gli gnostici, Ouroboros è diventato il simbolo esoterico per eccellenza. È l'unità, l'immagine dell'eternità. dell'evoluzione, dell'anima del mondo.
È anche il simbolo dell'iniziato in società segrete. Si può vedere un riferimento al ciclo delle reincarnazioni.
• L'Ouroboros è anche rappresentato nel simbolo della società teosofica. Il testo in inglese può essere tradotto come: "non c'è nessuna religione più alta (superiore) della verità"
• E' interessante notare, come anche il reggimento del carnaro (dell'Italia fascista) avesse sulla sua bandiera un ouroboros.

L'Oroboros Alchemico:
Nell'alchimia, l'ouroboros è un simbolo di purificazione e di rinascita, o meglio, di immortalità. E' l'icona della materia che, rigenerandosi, si trasforma. Lo psicologo svizzero Carl Jung, ha descritto questo simbolo come il Mandala dell'alchimia (ossia il principio rappresentativo fondamentale).
• In uno dei suoi libri, un membro della Rosacroce (un ordine segreto del '400) effettua un parallelo tra la mitologia greca e l'Ouroboros.
Il mito greco, infatti, ci racconta che Crono (il titano padre di tutti gli dei, e quindi anche di Zeus) divorava i suoi figli per paura che usurpassero il suo trono, mano a mano che Rea (sua moglie e sorella) li partoriva.
Fu Rea stessa a spezzare questo ciclo: alla nascita di Zeus, ella recapitò al marito una pietra (Abadir o Baetylus) avvolta in fasce, salvando quindi il piccolo, che una volta cresciuto tornò e sconfisse il padre.
Quest'atto farebbe di Crono una specie di ouroboros, addentrato in un processo di morte/rinascita, e l'autore del parallelismo si chiede allora se la pietra non sia stata il prototipo del santo Graal (che fu descritto solo successivamente come un calice) o addirittura della pietra filosofale, che detiene il potere di aprire e richiudere l'Ouroboros, di andare contro le leggi stesse dell'alchimia.

Informazioni prese dal Full Metal Alchemist Planet
 
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